DERMATITE DA MEDUSE E ANEMONIIn vacanza al mare è possibile l’incontro ravvicinato con alcuni Celenterati, detti “ortiche di mare”, e cioè meduse (di varie dimensioni, provviste di un ombrello e di tentacoli e libere nell’acqua) e anemoni (o attinie: variamente colorati, attaccati agli scogli fino a profondità varia). Questi organismi, apparentemente inoffensivi, sono in realtà provvisti sulla superficie di armi microscopiche subdole: le nematocisti, cellule contenenti sostanze tossiche e allergizzanti per l’uomo. Nel caso delle meduse, un soggetto è punto in genere durante il nuoto toccandole inavvertitamente (sono trasparenti!); in tal modo la reazione si può avere in una qualunque sede del corpo. Per quel che riguarda gli anemoni, invece, il contatto è molto stretto, in particolare quando ci si siede o ci si stende sugli scogli: è per questo motivo che più spesso la reazione, in genere più grave rispetto a quella da meduse, interessa la faccia posteriore delle cosce e il dorso. La reazione è generalmente di tipo tossico, eccezionalmente allergica. I sintomi soggettivi sono prurito, bruciore o dolore locali e a volte senso di malessere, astenia, nausea, vomito, crampi muscolari e crisi broncospastiche.  La dermatite, che dura da pochi giorni nel caso delle meduse a 15-20 giorni nel caso degli anemoni, è lineare o variamente figurata con intenso rossore, rigonfiamento e bolle. E’ importante tener conto del fatto che nell’Atlantico, nel Pacifico e lungo le coste dell’Australia vi sono specie di meduse molto più tossiche di quelle presenti nel Mediterraneo.

Autore / Fonte: Prof. Domenico Bonamonte

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